Femminismo

Infedeli alla linea

Infedeli alla linea

I corpi grassi non esistono per essere aggiustati o compatiti. Non sono delle metafore.Esistono, e per questo hanno bisogno di spazio, di storie complesse. Non sono il bersaglio di una battuta, né una lezione morale. Non cercano redenzione. Con penna affilata e sguardo lucido, Eva Cabras demolisce l’ipocrisia culturale che ha confinato i corpi non conformi ai margini del racconto — quando non li ha resi caricature, mostri o presenze da cancellare. Infedeli alla linea è un saggio necessario che attraversa serie tv, cinema e cultura pop per mostrare come le immagini producano, alimentino o possano contribuire — finalmente — a sovvertire la grassofobia sistemica. Un libro che non cerca approvazione. Ma ti sfida, senza sconti, a cambiare sguardo. Anche quando guardare fa male.
22,00 
La Rivoluzione al Punto Zero

La Rivoluzione al Punto Zero

Il cuore pulsante del capitalismo non batte solo nelle catene di montaggio delle fabbriche o sulle scrivanie degli uffici, ma anche nelle nostre case. Il lavoro domestico e di cura sono il motore di un sistema che ha costruito il proprio dominio sul lavoro invisibile delle donne, appropriandosi del loro tempo, dei loro corpi e delle loro emozioni. Senza salario, senza riconoscimento, senza diritti. Se non quelli “amorevolmente” concessi. Dopo Oltre la periferia della pelle, Federici torna in Italia, con un’opera fondamentale, finalmente in edizione completa: La rivoluzione al punto zero. In questo libro, sono stati condensati decenni di lotte e analisi su temi che vanno dallo sfruttamento del lavoro riproduttivo, alle conseguenze per le donne del colonialismo, diventando nelle sue varie edizioni un pezzo fondamentale della storia del femminismo e del pensiero radicale contemporanei. La Rivoluzione al Punto Zero è un’arma teorica per chi vuole comprendere, ma soprattutto trasformare, il presente in cui ci troviamo a lottare.
19,90 
hijab butch blues

hijab butch blues

Lamya vive in Medio Oriente, ha quattordici anni e una cotta per la sua insegnante, si annoia terribilmente, vorrebbe sparire, si sente fuori posto. Fino a quando, leggendo un passo del Corano, tutto cambia, perché Lamya si rende conto che anche Maria di Nazareth era disinteressata agli uomini, proprio come lei. Inizia allora a rileggere il Corano mettendolo in relazione con le sue esperienze, desideri e il suo coming out. Lamya costruisce un po’ alla volta la sua identità di donna migrante, musulmana e queer, e i rapporti con la comunità a cui appartiene.

Questo memoir intimo e toccante, che va dall’infanzia della protagonista al trasferimento negli Stati Uniti per l’università, fino all’età adulta, racconta una storia universale di formazione e di autodeterminazione, che abbatte luoghi comuni e barriere culturali.

Il libro, vincitore dello Stonewall Book Award, è il primo del progetto voci kwir, che accoglie voci autoriali queer dall’area mediorientale, nordafricana e delle diaspore, per superare stereotipi identitari e condividere visioni di liberazione, con la direzione editoriale di Cecilia Dalla Negra e Paola Rivetti.

16,00 
nera con forme

nera con forme

Decostruire gli stereotipi che abbiamo interiorizzato è un percorso complesso e, per farlo, servono narrazioni inedite. Marianna the Influenza, con questo saggio autobiografico, tenta l’impresa raccontando del suo corpo nero e grasso, in un contesto razzista e grassofobico. Nel suo percorso di consapevolezza affronta temi cruciali: stigmatizzazione dei corpi, colonialismo, colorismo, razzializzazione, diet culture, privilegio, tokenismo e tossicità della body positivity. L’autrice, sbriciolando la torta a strati della discriminazione, ci offre un approccio nuovo: la body consciousness, ovvero la consapevolezza di avere un corpo grasso in una società grassofobica. Perché il problema non è come siamo fatte, ma la società che ci dice come dovremmo essere. Marianna the Influenza, con tono sarcastico e informale, ci mostra come l’intersezionalità sia l’unico modo sostenibile e non escludente per comprendere e cambiare la realtà. Un prezioso glossario e i qrcode per ascoltare le playlist “Fotoniche” dell’autrice impreziosiscono questo volume, strabordante di idee ed esperienze per immaginari nuovi.
14,00 
lei che mi ha liberata

lei che mi ha liberata

In questo commovente memoir, per la prima volta tradotto in Italia, Maya Angelou, grande scrittrice e poeta afroamericana, racconta la sua vita attraverso la lente del suo rapporto con la madre, Vivian Baxter. Se Maya conduce una vita che sembrano cento (ragazza madre a 17 anni, cuoca, ballerina, intellettuale e attivista per i diritti civili con Martin Luther King), la madre non è da meno. Cresciuta in un contesto violento, donna fuori dagli schemi, proprietaria di un casinò, Vivian è stata anche la prima donna nera ufficiale della Marina mercantile. Il racconto, che inizia con la ferita dell’abbandono di Maya alle cure della nonna, si evolve per raccontare una relazione tra madre e figlia basata su sorellanza, perdono e rispetto reciproco. Sullo sfondo, gli Stati Uniti del Ku klux klan, del proibizionismo e delle lotte per i diritti civili degli afroamericani. 
18,00 
manifesto pisolini

manifesto pisolini

Una storia familiare come tante: figlia della classe operaia, Virginia Cafaro non ha mai visto i genitori riposare davvero, nel senso di godersi momenti di ozio, relax e sonno. Ma nemmeno lei era mai riuscita a dare un nome a quel mostro che, da sempre, le impediva di schiacciare un pisolino senza  sentirsi in colpa, ovvero il capitalismo cronofago. 

Con una prospettiva inedita e singolare, questa bussola ci spinge a rivendicare il diritto al riposo, intersecando analisi sociologiche con l’esperienza quotidiana. Partendo dai lati oscuri dello scrolling, fino alla procrastinazione della buonanotte e prendendo spunto dal comportamento dei porcellini d’India, l’autrice ci porta a indagare il lato femminista del riposo e a rivendicarlo come un atto rivoluzionario rispetto al tentativo costante dell’ipercapitalismo di ingurgitare fino all’ultimo minuto del nostro tempo. 

12,00 
Amore e rivoluzione

Amore e rivoluzione

Figlia di un generale zarista, Aleksandra M. Kollontaj è giovanissima quando, insieme al matrimonio, rifiuta la vita che la sua famiglia ha immaginato per lei.Si tratta del primo di un’infinita serie di atti di ribellione con i quali la Kollontaj – nemica giurata delle istituzioni patriarcali – coniuga la propria determinazione rivoluzionaria con la necessità di sconvolgere radicalmente quello schema di oppressione capace di riprodursi nel rapporto tra capitale e lavoro così come nel rapporto tra i generi.Oratrice di rara potenza, la Kollontaj, nel corso della sua vita, è ovunque il popolo sarà capace di organizzarsi per spezzare le catene che lo opprimono, a cominciare dalla Russia della sollevazione operaia e contadina, dove è tra gli artefici della Rivoluzione d’Ottobre e della costituzione bolscevica: uno dei primi testi capace di recepire le battaglie per i diritti delle donne, a cominciare dalle questioni del divorzio e dell’aborto.Con le sue “Idee di una comunista sessualmente emancipata”, Aleksandra M. Kollontaj rende in prima persona una testimonianza capace di proiettare nel futuro un nuovo concetto di amore e di lotta, di impegno rivoluzionario e irriducibile passione per la libertà.
12,00 
Diventare cagna

Diventare cagna

Quando si parla di “transfemminismo” spesso non si riesce a riportare la complessità del mondo di cui si sta parlando. Se poi la scena di cui si parla è quella proletaria dei bassifondi di mezza Europa lo spettacolo è assicurato!Sboccata, irriverente, anarchica: con Diventare cagna, Itziar Ziga dà sfogo alla voce delle ultime e degli ultimi, del femminismo da strada, delle reiette e dei prostituti, sputando in faccia a ogni perbenismo, progressista o conservatore che sia. Le cagne se la ridono dei codici dei ricchi, dei borghesi, ma anche del gay riconvertito in caporeparto o della lesbica discreta e laboriosa. Itziar Ziga e le sue cagne latrano sguaiatamente delle loro borse di Prada mezze vuote e delle loro facce spaventate di fronte alla crisi. Le cagne la cavalcano la crisi, perché la crisi è l’unico stile di vita che conoscono.A distanza di più di dieci anni dalla sua prima pubblicazione in lingua spagnola, torna in Italia Diventare cagna, il libro-manifesto che ha ispirato migliaia di persone in tutto il mondo. 
17,90 
La potenza femminista. O il desiderio di cambiare tutto

La potenza femminista. O il desiderio di cambiare tutto

Da una delle fondatrici di Ni Una Menos in Argentina e tra le voci più importanti del femminismo a livello internazionale, un testo fondamentale per comprendere la connessione e la potenza delle lotte anti-patriarcali in tutto il mondo, a partire dal Sud Globale. Lo sciopero transfemminista come lente sul nostro presente, processo in divenire e strumento di lotta; l’intreccio tra la violenza finanziaria e quella di genere; il corpo come campo di battaglia; il contrasto all’avanzata del modello estrattivista di sviluppo; il valore dell’assemblea come dispositivo situato di intelligenza collettiva, il nesso tra genere-razza-classe.
18,00 
Occhi d’acqua

Occhi d’acqua

Arriva in Italia l’opera di una tra le autrici Nere contemporanee più rilevanti, la brasiliana Conceiçao Evaristo, con la raccolta Occhi d’acqua, nella traduzione di Francesca De Rosa. Un viaggio per racconti brevi che ci porta nel cuore della comunità afrobrasiliana, con storie che partono dal tessuto urbano della favela e si intersecano tra povertà e violenza urbana, sulla corda tesa tra la vita e la morte. Un’opera che dà pieno corpo alla peculiare escrevivência, concetto coniato dall’autrice stessa per descrivere il fitto intreccio tra scrittura e vissuto, non solo individuale ma comunitario, e ancorato alla storia del popolo a cui appartiene. Racconti fatti di infanzia, di vita adulta, di mascolinità Nera anche se il vero protagonista dell’opera è l’universo variegato della donna Nera. Fiumi di sentimenti bagnano le pagine, vite ai margini tra fame, povertà, violenza e abusi. Sono le memorie del passato che solcano il terreno del presente, quel passato che non passa e che condiziona ancora oggi le vite Nere in una società che resta profondamente schiavista e ricolma di strutturale violenza razziale. Ma sono anche le storie di speranza, quelle delle guerriere di vita che trovano rifugio nella parola parlata, condita dal suono e dal ritmo e poi scritta. Le memorie salate sopravvissute da una parte all’altra dell’Atlantico, i saperi ancestrali delle yabás custoditi da secoli nel variegato e prezioso bagaglio culturale della comunità afrobrasiliana.
15,00 
Viaggiare il margine. Nelle Terre Alte del Guatemala tra le donne maya

Viaggiare il margine. Nelle Terre Alte del Guatemala tra le donne maya

Il Guatemala delle Terre Alte e le sue comunità maya, nell’universo culturale di lingue, colori e mercati, simbologie ancestrali e rombanti camionetas. Ma anche la Guatemala profunda, sofferta, femminile e marginale, il sentimento dell’abbandono, il turismo aggressivo e noncurante, la violenza reiterata sulla terra e sui corpi delle donne, le ferite di una guerra genocida che ha avuto nella popolazione indigena la sua principale vittima. Un incontro vissuto nell’intreccio dei viaggi, lungo un cammino interiore, intimo e femminile, in un ripercorrere di luoghi, frammenti, guarigioni. Molto più di un’indagine antropologica. Questo libro è il racconto di una viaggiatrice solitaria, donna fra le altre donne, tra disorientamento, ricerca e solidarietà.
15,00 
Tutte le ore e nessuna

Tutte le ore e nessuna

Dalla stanza di un albergo, tra posacenere colmi e fondi di caffè, una voce narrante ricomincia notte dopo notte il proprio discorso. Tentando di intravedere i colori che emergono dal buio e di uscire per un istante dal proprio stato di esilio, Asli Erdogan sceglie di narrare la propria vicenda umana e politica attraverso uno scavo profondo nella parola, in cui il mondo di fuori (che sia il nord Europa o il Nepal) appare coperto da un «velo tessuto di luce e buio». L’esilio diventa così un frammento di un percorso più vasto verso il mondo e le parole, tra l’uno e le altre, in una circolarità magnetica che è l’essenza stessa della letteratura. Tutte le ore e nessuna racconta il lavoro della scrittura: un viaggio su una superficie rotta in mille cristalli, con un riflesso o un’eco a fare da guida.
16,00