Società

manifesto pisolini

manifesto pisolini

Una storia familiare come tante: figlia della classe operaia, Virginia Cafaro non ha mai visto i genitori riposare davvero, nel senso di godersi momenti di ozio, relax e sonno. Ma nemmeno lei era mai riuscita a dare un nome a quel mostro che, da sempre, le impediva di schiacciare un pisolino senza  sentirsi in colpa, ovvero il capitalismo cronofago. 

Con una prospettiva inedita e singolare, questa bussola ci spinge a rivendicare il diritto al riposo, intersecando analisi sociologiche con l’esperienza quotidiana. Partendo dai lati oscuri dello scrolling, fino alla procrastinazione della buonanotte e prendendo spunto dal comportamento dei porcellini d’India, l’autrice ci porta a indagare il lato femminista del riposo e a rivendicarlo come un atto rivoluzionario rispetto al tentativo costante dell’ipercapitalismo di ingurgitare fino all’ultimo minuto del nostro tempo. 

12,00 
La Rivoluzione di Lady Oscar. Questione di genere e lotta di classe ne Le Rose di Versailles

La Rivoluzione di Lady Oscar. Questione di genere e lotta di classe ne Le Rose di Versailles

Nel vasto universo del manga e dell'anime poche opere hanno lasciato un'impronta tanto indelebile come Versailles No Bara di Riyoko Ikeda. Questo libro esplora tale opera sotto una luce nuova analizzando, oltre alla storia dell’autrice e dell’universo de Le Rose di Versailles, le tematiche sociali che permeano la narrazione. Attraverso la storia di Oscar François de Jarjayes - iconica ribelle che, sfidando ogni convenzione del suo mondo, ci svela le profonde ingiustizie della Francia dell’Ancien Régime - possiamo guardare al presente bramosi di uguaglianza, giustizia e fratellanza. Con una prospettiva meticolosa e appassionata, nel testo si delinea un percorso ricco e complesso in cui Oscar non ci appare più solo come un personaggio di fantasia, ma diventa simbolo di emancipazione femminile e di riscatto per le classi subalterne.
13,00 
Ecco come continuare a vivere

Ecco come continuare a vivere

Una giovane che ascolta un’anziana, tazzine di latta in mano, l’odore del tangawizi, il tepore che si diffonde e scompare col tempo. Viaggiare nelle storie tra adesso e allora."

Il mondo di Nyokabi viene travolto dal suicidio di suo fratello Baraka. Mentre lei cerca di darsi una spiegazione ed elaborare la perdita interrogandosi inutilmente sulle cause della tragedia, una vecchia zia, emarginata dalla famiglia, le offre un modo per ritornare indietro nel tempo, per ritrovare Baraka, per cercare di salvarlo. Mantenere in vita il fratello diverrà l’unico obiettivo di Nyokabi, anche se i suoi tentativi la porteranno a scoprire che viaggiare nel tempo ha un prezzo, e sfidare il passato non è privo di conseguenze.Ecco come continuare a vivere è una novella sui viaggi nel tempo che tratta di salute mentale, di dolore, di elaborazione del lutto. Ma è anche una storia d’amore e di speranza in un mondo che non ne concede molta.Ecco come continuare a vivere ha rivelato al mondo il talento autoriale di Shingai Njeri Kagunda che con questa novella è stata finalista agli Ignyte Awards.
13,90 
Avrai i miei occhi

Avrai i miei occhi

Milano è una mappa che non leggerò. Da qui si vedono il centro e il confine, e non si riesce a guadagnare il senso di quel che è accaduto. Penso a te, alla tua casa, alla tua storia. Penso a quello che vorrei. Penso che sono vecchia. Penso che a volte non sarebbe male essere solo una cosa. Funzionante e perfetta. E senza pensieri.

È inverno a Milano, la più fredda delle stagioni, nella più desolata delle città. Ma non c’è mai una stagione giusta per indagare su un mucchio di cadaveri di donne abbandonato come spazzatura alla periferia dei campi industriali. Donne? Persone? O piuttosto cavie, cloni, cose? È quello che si chiede Nigredo, chiamato a investigare, a cercare una verità, e quindi ad attraversare i muri che dividono, separano, proteggono Milano dal deserto civile in cui la città è immersa. Ma quando c’è un muro, c’è sempre qualcuno capace di valicarlo, e Olivia a bordo del suo taxi lo sa bene. Lei conosce Nigredo da tempo. Il loro legame è molto più profondo di quanto lui si immagini. Olivia e Nigredo, anime gemelle, sopravvissuti a tempi migliori, a tempi diversi, non sono pronti ad arrendersi all’età e alla devastazione che li circonda. Vivono quasi sospesi ancora in cerca di attimi di bellezza, e di un’idea di giustizia diversa da quella immaginata dal Potere.

Tra noir e distopia, la fantascienza di Nicoletta Vallorani si muove elegante ed esplosiva tra le crepe di una città reduce di un’epoca che ne ha decretato il collasso. Milano è morta. Viva Milano.

13,90 
nera con forme

nera con forme

Decostruire gli stereotipi che abbiamo interiorizzato è un percorso complesso e, per farlo, servono narrazioni inedite. Marianna the Influenza, con questo saggio autobiografico, tenta l’impresa raccontando del suo corpo nero e grasso, in un contesto razzista e grassofobico. Nel suo percorso di consapevolezza affronta temi cruciali: stigmatizzazione dei corpi, colonialismo, colorismo, razzializzazione, diet culture, privilegio, tokenismo e tossicità della body positivity. L’autrice, sbriciolando la torta a strati della discriminazione, ci offre un approccio nuovo: la body consciousness, ovvero la consapevolezza di avere un corpo grasso in una società grassofobica. Perché il problema non è come siamo fatte, ma la società che ci dice come dovremmo essere. Marianna the Influenza, con tono sarcastico e informale, ci mostra come l’intersezionalità sia l’unico modo sostenibile e non escludente per comprendere e cambiare la realtà. Un prezioso glossario e i qrcode per ascoltare le playlist “Fotoniche” dell’autrice impreziosiscono questo volume, strabordante di idee ed esperienze per immaginari nuovi.
14,00 
Oltre la fabbrica dell’esclusione

Oltre la fabbrica dell’esclusione

Nella visione dominante il carcere rappresenta uno strumento indispensabile al corretto funzionamento della società. Il suo ruolo di istituzione d’ordine ne garantisce la longevità e l’immutabilità, rendendo sostanzialmente impossibile metterne in discussione l’esistenza. In realtà, una volta dismesse le lenti deformate attraverso cui guardiamo il sistema detentivo, possiamo renderci conto che quest’ultimo, oltre a essere uno spazio di segregazione e violenza, è produttore di insicurezza sociale. Non soltanto poiché per molti detenuti il carcere si trasforma in “una scuola a delinquere”, ma soprattutto perché, costituendo la risposta principale alla marginalità, esso diventa uno scudo dietro cui nascondere la completa latitanza dello stato nelle politiche sociali. Il libro di Ludovica Cherubini Scarafoni ricostruisce l’origine dell’istituzione detentiva: lo fa mostrando la sua reale funzione e analizzando la composizione e la condizione della popolazione reclusa, mostrando il carcere per quello che è realmente. Di fronte a questa fabbrica di pregiudizio, sofferenza e ingiustizia, l’abolizionismo ci appare l’unica autentica alternativa.
15,00 
Arcella n° 13

Arcella n° 13

Padova, mentre gli anni ottanta sembrano stentare a decollare, gli anni settanta hanno ancora molto da dire. E, insieme a loro, ad avere molto da dire e da fare c’è un nutrito gruppo di ragazze e ragazzi, protagonisti di un nugolo indistricabile di lotte e di sogni, di notti brave e di manifestazioni niente affatto autorizzate, di iniziative che mettono il quartiere di origine al centro del mondo e di aspirazioni a cui persino il mondo sembra andare troppo stretto. Tra di loro, la voce narrante di Arcella n. 13 ha la ventura di ritrovarsi al centro della famigerata inchiesta dell’11 marzo 1980: uno dei vari “teoremi” con cui la magistratura rispondeva a una generazione in grado di mettere in difficoltà l’ordine prestabilito delle cose. Il prezzo da pagare, dopo una serie di arresti eseguiti alle prime luci dell’alba, coincide con il carcere e, quindi, con la rinuncia alla propria libertà. Ma dietro e dentro il racconto di questa esperienza emblematica, si agita l’amarezza di un prezzo ancora più alto: una sconfitta, a detta di molti osservatori niente affatto disinteressati. In ogni caso un luogo da cui ripartire, verso la necessità di nuovi cambiamenti e di appuntamenti con la storia impossibili da rimandare ancora.
15,00 
Libellule nella rete

Libellule nella rete

"Quella ragazza viveva nei punti di sospensione come se fossero qualcosa da toccare, si muoveva e viveva in una realtà diversa."

Il mondo dopo la catastrofe è pulito, efficiente, produttivo. Sistemi di comunicazione integrati garantiscono benessere e sicurezza, la privacy è tutelata dalla legge e valutazioni eseguite da intelligenze artificiali rendono più smart e green l’organizzazione sociale.

In città Rei vive una vita ordinaria da microinfluencer, pubblica contenuti sulla sostenibilità ambientale per la piattaforma del gruppo AGM. Chiara è un’amministratrice di sistema in una comunità autonoma di montagna, dove i mer, esseri eccentrici, convivono pacificamente con gli abitanti.

La frequentazione di una stanza protetta conduce Rei in scuole non convenzionali, feste clandestine, negli angoli nascosti di una società non omologata. Nel frattempo, lontano dalla città, Chiara fa i conti con il suo passato tra boschi e campi soleggiati, percorsi da ragazzi irrequieti. Destinate a incontrarsi, le due donne dovranno mettere in discussione le proprie certezze 
per affrontare una trasformazione inevitabile.

Tra Black Mirror e solarpunk, Libellule nella rete indaga il ruolo delle tecnologie e dell’intelligenza artificiale in un mondo post catastrofe climatica, interrogandosi su cosa, oggi, intendiamo per libertà.

15,90 
Dieci miti su Israele

Dieci miti su Israele

I Dieci miti su Israele sono dieci narrazioni storiche costruite per legittimare la fondazione di Israele in Palestina e il mantenimento di un’occupazione brutale. Dieci pilastri che affondano nel nazionalismo e nell’imperialismo europei, e, fatto apparentemente paradossale, nell’antisemitismo. Con le armi della storiografia lo studioso ebreo israeliano Ilan Pappé confuta a uno a uno i dieci miti, attraversando le varie fasi del progetto sionista a partire dalle prime colonie del 19° secolo fino a oggi. Ci guida all’interno di una questione in cui riconosciamo i problemi più urgenti del nostro tempo: l’utilizzo di un discorso razziale per alimentare un regime coloniale, l’avanzata dell’estrema destra e dell’islamofobia, la guerra per il potere di tramandare la memoria storica e le sue fonti. La ricerca di una soluzione ci spinge allora ad aprire gli occhi sulle ferite aperte della nostra società.
16,00 
Anna è un nome palindromo

Anna è un nome palindromo

Anna è un’adolescente e, con l’arrivo nella nuova scuola, nonostante timori e timidezza, lega con un gruppo di coetanei. Con loro costruisce un rapporto di amicizia profondo, sperimenta le prime esperienze amorose, tra la scoperta e i dubbi sulla propria identità sessuale. Ma Anna porta con sé una storia famigliare dolorosa, segnata dalla scomparsa prematura dell’amato padre a causa di un incidente stradale di cui la ragazza si dà colpa, dall’instabilità psichica della madre che riversa rabbia e fragilità sulla figlia, dall’indicibile abuso vissuto proprio all’interno della famiglia. Tra le pagine, si concretizza un percorso di svelamento e crescita che – attraverso la narrazione – accompagna lettrici e lettori più giovani a scoprire l’importanza della consapevolezza, del consenso, dell’uscita dalle dinamiche della violenza. Un testo che si rivolge però anche alle persone adulte, chiamate a incontrarsi con il sé adolescente e a interrogarsi su situazioni spesso silenziate e sul valore delle emozioni.
16,00 
Lo sguardo delle piante

Lo sguardo delle piante

Il passato e il presente estrattivista dell’Amazzonia s’intrecciano a formare un’atmosfera sospesa, inquietante e lisergica, in questo romanzo di Edmundo Paz Soldan, tra gli autori più importanti di narrativa di speculazione boliviana e dell’America Latina.In fuga da uno scandalo, il protagonista della storia si rifugia in un laboratorio dove si stanno portando avanti esperimenti misteriosi. Con l’intento di sviluppare il videogioco più avanzato di realtà virtuale, una squadra guidata dal carismatico dottor Dunn cerca di riprodurre gli effetti allucinogeni di un’antica pianta conosciuta come “alita del cielo”. Ben presto, però, tra i due si scatena un oscuro duello in cui è difficile capire chi abbia di più da nascondere.Edmundo Paz Soldán riesce ad amalgamare un’ampia gamma di motivi letterari per porre domande urgenti sul nostro tempo, in cui il potere seduttivo degli “schermi” sembra intrappolarci con le sue promesse di soddisfazione e di appagamento.Edmundo Paz Soldán è nato nel 1967 a Cochabamba, in Bolivia. Nel 1997 ha conseguito il dottorato in Letteratura latinoamericana presso l’Università della California, Berkeley, e dallo stesso anno è professore di Letteratura latinoamericana alla Cornell University. È autore, tra gli altri, dei romanzi Río fugitivo (1998), La materia del deseo (2001), Sueños Digitales (2001), El delirio de Turing (2003), Palacio Quemado (2006), Los vivos y los muertos (2009) e Norte (2011); e di antologie di racconti  come Las máscaras de la nada (1990), Desapariciones (1994) e Amores imperfectos (1998). Ha co-curato i libri Se Habla Español (2000) e Bolaño Savage (2008). Le sue opere sono state tradotte in nove lingue e gli è stato assegnato il Premio Juan Rulfo per il racconto “Dochera” (1997) e il Premio Nazionale del Romanzo in Bolivia (2002). Ha ricevuto la borsa di studio della Fondazione Guggenheim (2006). Attualmente collabora con diversi media, tra cui i giornali El País, La Tercera e El Deber, e le riviste Label Negra, Qué Pasa (Cile) e Letras Libres.
17,00 
Ecoceanica

Ecoceanica

Ecoceanica: Futuri dal Sud Globale propone strorie dalle regioni costiere dell’Africa, del Mar Arabico, dell’Oceano Indiano e del Golfo del Bengala, estendendosi all’Australia e all’America Latina. Il volume ha offerto alle scrittrici e agli scrittori uno spazio per riflettere sulle esperienze passate del commercio marittimo, del colonialismo e dell’imperialismo. In queste narrazioni troviamo un tentativo di estrapolare scenari plausibili che derivano da tali esperienze storiche, sia verso il futuro prossimo che verso quello più lontano, prevedendo le catastrofi ambientali che tali regioni si trovano ad affrontare nel momento del cambiamento climatico accelerato di origine antropica, nonché possibili alternative a livello micro e macro, che portano alla costruzione di trame distintive e varianti del novum della fantascienza.Ecoceanica si caratterizza quindi per una forma di futurismo oceanico del Sud, prendendo ispirazione da movimenti come il solarpunk che delineano approcci sia critici che alternativi agli attuali sistemi socioeconomici insostenibili che stanno mettendo a dura prova gli ecosistemi oceanici e le culture costiere.
17,00