Libri

Metal Theory

Metal Theory

I metalli sono elementi malleabili, che si prestano a infiniti usi, manipolazioni e ibridazioni, eppure in ogni sua forma, manifestazione e trasformazione il metallo rimane inconfondibile nella sua estraneità, nel suo apparire alieno rispetto a noi creature organiche, mortali ed effimere.

È per questo che il metal si chiama così: è un genere musicale primordiale, sovversivo, anarchico, che trova la sua essenza nel discostarsi dalla propria matrice, nella rottura continua, nello stridore, e nella deformazione, eppure rimane inconfondibile.

Il filosofo Mark Fisher ha definito il metal un genere «saturo di metafisica». Gli unici approcci possibili per accostarsi al metal sono infatti quello mistico e quello filosofico.

In Metal theory, in nove, tra autori e autrici, colgono la sfida concettuale posta dal genere dionisiaco per eccellenza: oltre la critica musicale, oltre la concettualizzazione filosofica, in un viaggio attraverso temi e immaginari inquietanti, sostanze psicotrope, possessioni demoniache, volumi al limite del danno auricolare, narrative ultraviolente, deliri megalomani ed estatiche celebrazioni del male.

Se, per usare le loro parole, «pensare il metal equivale ad andare alla deriva», i curatori di questa raccolta, Claudio Kulesko e Gioele P. Cima conducono una compagnia del metallo oltre le colonne d’ercole della critica musicale, per tradurre l’esperienza sonica estrema in un’esperienza di lettura altrettanto radicale.

21,90 
La potenza femminista. O il desiderio di cambiare tutto

La potenza femminista. O il desiderio di cambiare tutto

Da una delle fondatrici di Ni Una Menos in Argentina e tra le voci più importanti del femminismo a livello internazionale, un testo fondamentale per comprendere la connessione e la potenza delle lotte anti-patriarcali in tutto il mondo, a partire dal Sud Globale. Lo sciopero transfemminista come lente sul nostro presente, processo in divenire e strumento di lotta; l’intreccio tra la violenza finanziaria e quella di genere; il corpo come campo di battaglia; il contrasto all’avanzata del modello estrattivista di sviluppo; il valore dell’assemblea come dispositivo situato di intelligenza collettiva, il nesso tra genere-razza-classe.
18,00 
Occhi d’acqua

Occhi d’acqua

Arriva in Italia l’opera di una tra le autrici Nere contemporanee più rilevanti, la brasiliana Conceiçao Evaristo, con la raccolta Occhi d’acqua, nella traduzione di Francesca De Rosa. Un viaggio per racconti brevi che ci porta nel cuore della comunità afrobrasiliana, con storie che partono dal tessuto urbano della favela e si intersecano tra povertà e violenza urbana, sulla corda tesa tra la vita e la morte. Un’opera che dà pieno corpo alla peculiare escrevivência, concetto coniato dall’autrice stessa per descrivere il fitto intreccio tra scrittura e vissuto, non solo individuale ma comunitario, e ancorato alla storia del popolo a cui appartiene. Racconti fatti di infanzia, di vita adulta, di mascolinità Nera anche se il vero protagonista dell’opera è l’universo variegato della donna Nera. Fiumi di sentimenti bagnano le pagine, vite ai margini tra fame, povertà, violenza e abusi. Sono le memorie del passato che solcano il terreno del presente, quel passato che non passa e che condiziona ancora oggi le vite Nere in una società che resta profondamente schiavista e ricolma di strutturale violenza razziale. Ma sono anche le storie di speranza, quelle delle guerriere di vita che trovano rifugio nella parola parlata, condita dal suono e dal ritmo e poi scritta. Le memorie salate sopravvissute da una parte all’altra dell’Atlantico, i saperi ancestrali delle yabás custoditi da secoli nel variegato e prezioso bagaglio culturale della comunità afrobrasiliana.
15,00 
Viaggiare il margine. Nelle Terre Alte del Guatemala tra le donne maya

Viaggiare il margine. Nelle Terre Alte del Guatemala tra le donne maya

Il Guatemala delle Terre Alte e le sue comunità maya, nell’universo culturale di lingue, colori e mercati, simbologie ancestrali e rombanti camionetas. Ma anche la Guatemala profunda, sofferta, femminile e marginale, il sentimento dell’abbandono, il turismo aggressivo e noncurante, la violenza reiterata sulla terra e sui corpi delle donne, le ferite di una guerra genocida che ha avuto nella popolazione indigena la sua principale vittima. Un incontro vissuto nell’intreccio dei viaggi, lungo un cammino interiore, intimo e femminile, in un ripercorrere di luoghi, frammenti, guarigioni. Molto più di un’indagine antropologica. Questo libro è il racconto di una viaggiatrice solitaria, donna fra le altre donne, tra disorientamento, ricerca e solidarietà.
15,00 
Dieci miti su Israele

Dieci miti su Israele

I Dieci miti su Israele sono dieci narrazioni storiche costruite per legittimare la fondazione di Israele in Palestina e il mantenimento di un’occupazione brutale. Dieci pilastri che affondano nel nazionalismo e nell’imperialismo europei, e, fatto apparentemente paradossale, nell’antisemitismo. Con le armi della storiografia lo studioso ebreo israeliano Ilan Pappé confuta a uno a uno i dieci miti, attraversando le varie fasi del progetto sionista a partire dalle prime colonie del 19° secolo fino a oggi. Ci guida all’interno di una questione in cui riconosciamo i problemi più urgenti del nostro tempo: l’utilizzo di un discorso razziale per alimentare un regime coloniale, l’avanzata dell’estrema destra e dell’islamofobia, la guerra per il potere di tramandare la memoria storica e le sue fonti. La ricerca di una soluzione ci spinge allora ad aprire gli occhi sulle ferite aperte della nostra società.
16,00 
Tutte le ore e nessuna

Tutte le ore e nessuna

Dalla stanza di un albergo, tra posacenere colmi e fondi di caffè, una voce narrante ricomincia notte dopo notte il proprio discorso. Tentando di intravedere i colori che emergono dal buio e di uscire per un istante dal proprio stato di esilio, Asli Erdogan sceglie di narrare la propria vicenda umana e politica attraverso uno scavo profondo nella parola, in cui il mondo di fuori (che sia il nord Europa o il Nepal) appare coperto da un «velo tessuto di luce e buio». L’esilio diventa così un frammento di un percorso più vasto verso il mondo e le parole, tra l’uno e le altre, in una circolarità magnetica che è l’essenza stessa della letteratura. Tutte le ore e nessuna racconta il lavoro della scrittura: un viaggio su una superficie rotta in mille cristalli, con un riflesso o un’eco a fare da guida.
16,00 
Linguaggio inclusivo ed esclusione di classe

Linguaggio inclusivo ed esclusione di classe

Quante volte sentiamo dire che cambiando le parole che usiamo cambieremo il mondo? Spesso ci abbiamo creduto, e forse ci crediamo ancora. Ma nonostante tutti gli sforzi il potere di trasformare la realtà e l’immaginario resta nelle mani di chi ha sempre avuto privilegi. Brigitte Vasallo mostra le strategie di adattamento di chi non ha ereditato nulla e si ritrova, come un errore nel sistema, a produrre cultura. Le sue riflessioni ridisegnano il rapporto tra le parole e le cose nell’epoca in cui il linguaggio è la merce per eccellenza. Un’epoca capace di tendere trappole proprio a chi cerca l’emancipazione attraverso le parole.
14,00 
L’ecologia spiegata ai bambini

L’ecologia spiegata ai bambini

La volpe Sandy sentiva che qualcosa, nel suo piccolo mondo, non andava per il verso giusto. Ma solo grazie al pellicano Ettore si accorse che attorno a lei le foreste venivano abbattute senza sosta, gli incendi divoravano l’erba, i ghiacciai si scioglievano e la barriera corallina ormai stava scomparendo. La situazione era critica, ma qualcosa poteva ancora essere fatto…Questo libro è uno strumento per cominciare a parlare di sostenibilità e tutela del pianeta con i più piccoli.
13,00 
Matilde Serao. La voce di Napoli

Matilde Serao. La voce di Napoli

La biografia della prima donna fondatrice di quotidiani in ItaliaIl racconto a fumetti di una figura pionieristica che ha segnato il mondo del giornalismo e ha svelato la bellezza e la complessità della città che amava.Matilde Serao è un omaggio alla vita della celebre giornalista e romanziera, fondatrice di più quotidiani insieme al marito Edoardo Scarfoglio, tra cui il longevo Il Mattino nel 1892 e, dopo la loro separazione, Il Giorno nel 1904. Attraverso illustrazioni dettagliate, il fumetto segue la protagonista durante i giorni del risveglio del Vesuvio nell’aprile del 1906, la più devastante eruzione vulcanica del XX secolo. La storia si snoda tra la redazione del suo giornale e i paesi dell’area vesuviana dove Donna Matilde, da cronista audace e caparbia, va per documentare con accuratezza la scoperta del volto brutale e spietato del vulcano che guarda Napoli. Il fumetto, nel ripercorrere i momenti principali della sua vita, dalla prima inchiesta di successo, “Il ventre di Napoli”, alle avventure editoriali con il marito, fino al tradimento subìto e alla tragedia che segnò definitivamente la rottura del loro sodalizio sentimental-professionale, fa emergere i tratti distintivi della sua personalità: l’amore per Napoli, la tenacia di affermarsi in un mondo maschile e la capacità di scrivere senza sosta e degli argomenti più disparati. Una biografia straordinaria che evidenzia il profondo legame di Matilde Serao con il popolo napoletano e la sua indomabile passione nell’osservare, ascoltare e testimoniare la vita di chi ha abitato il suo tempo che le ha permesso di aprire una strada lasciata in eredità a tutte le giornaliste italiane.
18,50 
Il delitto Matteotti

Il delitto Matteotti

È il 30 maggio del 1924, quando il deputato socialista Giacomo Matteotti firma, con un discorso alla Camera, la sua condanna a morte. “Tempesta”, come viene chiamato dai compagni di partito per il suo carattere battagliero, ne è consapevole, perché finito di parlare — dopo aver denunciato pubblicamente l’uso sistematico della violenza a scopo intimidatorio usata dai fascisti per vincere le elezioni e contestato la validità del voto — dice ai colleghi: «Io, il mio discorso l’ho fatto. Ora voi preparate il discorso funebre per me.»Pochi giorni dopo, il 10 giugno, viene rapito a Roma. Sono da poco passate le quattro del pomeriggio e una squadra di fascisti guidata da Amerigo Dumini lo preleva con la forza e lo carica in auto, dove viene picchiato e accoltellato fino alla morte, per poi essere seppellito nel bosco della Quartarella, a venticinque chilometri dalla Capitale.
17,00 
Oltre la fabbrica dell’esclusione

Oltre la fabbrica dell’esclusione

Nella visione dominante il carcere rappresenta uno strumento indispensabile al corretto funzionamento della società. Il suo ruolo di istituzione d’ordine ne garantisce la longevità e l’immutabilità, rendendo sostanzialmente impossibile metterne in discussione l’esistenza. In realtà, una volta dismesse le lenti deformate attraverso cui guardiamo il sistema detentivo, possiamo renderci conto che quest’ultimo, oltre a essere uno spazio di segregazione e violenza, è produttore di insicurezza sociale. Non soltanto poiché per molti detenuti il carcere si trasforma in “una scuola a delinquere”, ma soprattutto perché, costituendo la risposta principale alla marginalità, esso diventa uno scudo dietro cui nascondere la completa latitanza dello stato nelle politiche sociali. Il libro di Ludovica Cherubini Scarafoni ricostruisce l’origine dell’istituzione detentiva: lo fa mostrando la sua reale funzione e analizzando la composizione e la condizione della popolazione reclusa, mostrando il carcere per quello che è realmente. Di fronte a questa fabbrica di pregiudizio, sofferenza e ingiustizia, l’abolizionismo ci appare l’unica autentica alternativa.
15,00 
Verbalità Operaia – Poesie 2005/2007

Verbalità Operaia – Poesie 2005/2007

Dopo almanacchi, saggi brevi e un romanzo abbiamo deciso di dare spazio all’interno del nostro progetto editoriale anche a una raccolta di poesie. Verbalità operaia è un insieme di componimenti, perlopiù inediti, realizzati da Paolo Vinti, in arte Paul Beathens. Filosofo di strada, poeta raffinato, intellettuale sui generis, Paolo Vinti è stato per anni una delle figure meno ordinarie e più importanti del panorama politico e culturale perugino. Un personaggio leggendario, proiettato in una dimensione globale dell’agire politico e al tempo stesso profondamente legato alla sua città, che ritroviamo molte delle sue sfaccettature all’interno di questa raccolta poetica.Le poesie che leggerete in questa raccolta sono state scritte utilizzando una macchina da scrivere senza inchiostro. Le parole impresse su foglio bianco sono state poi trascritte da compagni e familiari, che hanno cercato nei casi in cui il testo risultava di difficile comprensione di renderlo secondo le inclinazioni dell’autore.
38,00