Ai bambini piace esplorare i libri, viverli, e non solamente leggerli o sfogliarli. Ed è questo che ogni anno ri-scopriamo durante la giornata Sherwood For Kids, che vede sempre coinvolte case editrici per bambini e bambine, con letture e laboratori. Due quest’anno i fil rouge che hanno guidato il pomeriggio dei piccoli abitanti della foresta di Sherwood: lo spazio e i pianeti, e i confini e le frontiere.
Come è fatto il sistema solare? A cosa servono le stelle? Come nascono i Pianeti? Chi ha inventato il telescopio? Quanto grande è l’Universo?
Queste le domande a cui ha provato a rispondere Claudio Bontempi, l’autore di L’astronomia spiegata ai bambini, edito da Becco Giallo. Durante l’incontro insieme all’illustratrice Anna Zampatti, ha presentato il suo lavoro a un pubblico variegato di adulti e bambini. Il libro, un fumetto educativo, ha come obiettivo quello di introdurre i concetti astronomici in modo semplice e coinvolgente per i più piccoli.
L’autore ha spiegato come, attraverso illustrazioni colorate e un linguaggio accessibile, ha cercato di rendere l’astronomia comprensibile a tutti, senza rinunciare alla precisione scientifica. Ha parlato della bellezza di esplorare l’universo e della curiosità che spinge i bambini a fare domande, stimolando il loro interesse verso il cielo e i suoi misteri.
Il pubblico ha avuto l’opportunità di vedere alcune pagine del fumetto e di partecipare a una breve attività, dove i bambini hanno potuto sperimentare provando a disegnare le stelle e gli altri corpi celesti di cui ha parlato Bontempi. L’evento si è concluso con un invito a non smettere mai di guardare il cielo e a coltivare la curiosità scientifica.
Il viaggio attraverso le pagine è poi continuato con un laboratorio a cura di Osomelero, una casa editrice antirazzista che pubblica letteratura latinoamericana, caraibica e diasporica per l’infanzia. E’ stata proposta la lettura de Il figlio del sole e della tempesta, un libro che prometteva ai bambini di farli viaggiare tra le pagine di una storia magica e potente. Ogni parola infatti ha evocato immagini vivide di paesaggi sconfinati e personaggi che sembravano prendere vita, facendo conoscere loro la storia della Somalia, un luogo allo stesso tempo lontano ma vicino.
Quando la lettura si è conclusa, è stato il momento di passare al laboratorio di disegno. I bambini, ispirati dalle letture, hanno preso in mano matite, pennarelli e colori, pronti a tradurre in immagini ciò che avevano ascoltato. Ognuno ha disegnato la propria interpretazione del racconto: alcuni hanno scelto di rappresentare l’eroe in mezzo alla tempesta, altri il sole che splendeva su terre lontane.
Il laboratorio non è stato solo un momento di creazione, ma anche di condivisione: i disegni sono stati esposti, e ognuno ha raccontato la propria visione della storia. Le risate e le domande si sono susseguite, mentre il gruppo ha esplorato insieme la potenza dell’immaginazione.